Avviso: nei fiumi ci sono i pesci

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Vi avviso: nei fiumi ci sono i pesci. Anche nei laghi, per esempio. Sissignori, i pesci ci sono anche dove c’è acqua dolce. Perché lo dico? Perché qualche sera fa ho sentito – visto – un servizio su un tg. Si parlava di un villaggio medievale ritrovato. Si diceva che vi si sono scoperti anche i resti di quel che mangiavano i monaci che vivevano là. C’erano i legumi, e il pesce, “anche se è lontano dal mare!” esclamava la voce che commentava le immagini. Dicendo poi che nuove costruzioni vennero erette “al di là del fiume”. Già, c’è un fiume. Ma stupisce che si mangiasse pesce “lontani dal mare”. Come dire che il pesce sta solo nel mare. Che potesse venire dal fiume, quella è un’ipotesi scartata a priori.
Dico, da uomo acquatico d’acque dolci qual sono, che è il solito pregiudizio. Per troppa gente se si parla di pesce, allora si parla per forza di mare. Il pesce d’acqua dolce – di fiume, di torrente, di lago – non viene neppure preso in considerazione. Tutt’al più si dice che “non sa di niente”.
Dico, da uomo acquatico d’acque dolci qaul sono, che costoro non sanno quel che si perdono.
Dico pure che è sul pesce d’acque dolci che voglio misurare un cuoco. Col pesce di mare son capace anch’io a far bella figura, ché è saporito di suo, e tante volte basta semplicemente essere attenti nell’acquisto. Col pesce d’acque dolci bisogna avere intelligente attenzione, ad esaltarne il gusto senza coprirlo. Mica facile.
Comunque, lo si sappia, il pesce c’è nei fiumi, nei torrenti, nei laghi. Io lo mangio. E mi piace. Giuro. Giuro che il pesce c’è e anche che mi piace.