Boodles, un gin senza agrumi

boodles_300

L’etichetta e la bottiglia hanno uno stile classico, e il Boodles è certamente un London Gin classico, pur con una particolarità che lo distingue rispetto a larga parte dei concorrenti: tra i suoi botanical non figurano gli agrumi. Ed è così fin da quando è stato ideato, ossia dal 1845: “una decisione di praticità fatta dai distillatori originari, che desideravano avere un drink adatto a inserirvi una fetta di limone o di lime”, spiega il sito dedicato al brand. Se non ho capito male, la “ricetta” prevede dunque, oltre al ginepro, altre otto essenze vegetali, che sono semi di coriandolo, radice di angelica, semi di angelica, corteccia di cassia, semi di cumino, noce moscata, rosmarino e salvia.
La vena officinale si integra molto bene con il ricordo di ginepro. La speziatura aggiunge freschezza.
Ah, una curiosità. Anzi, due. La prima è che sull’etichetta compare il marchio della Cock Russel and Company, che era il produttore originario, mentre poi questo gin è passato di mano più volte, ed oggi è dell’americana Proximo Spirits. La seconda è che il nome deriva da quello di un celebre gentlemen’s club londinese con sede a St. James’s: ne faceva parte anche Winston Churchill.
Fa 40 gradi, bottiglia (bella, con tappo argentato) da 70 centilitri.
Boodles British London Dry Gin
(87/100)

In questo articolo