Cantina Astroni, la Falanghina si fa in tre

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I Campi Flegrei sono un frullato di terra e mare che inizia a Napoli e arriva sino alla piana Aversana: cento vulcani, un territorio in continuo movimento nel quale sono comprese anche Ischia e Procida.
Qui la viticultura è eroica perché è assediata negli ultimi 40 anni da un cemento selvaggio e ottuso. Ecco perché i 25 ettari coltivati da Cantine Astroni attorno all’omologo cono del vulcano spento sono un atto di coraggio e di fede prima ancora che di passione. Ed è l’unico caso di grande città con più di un milione di abitanti che può vantare simili estensione di vigneti coltivato.
Gerardo Vernazzaro, erede di una tradizione secolare, ha studiato Enologia a Udine e adesso produce vini di carattere, sperimentando in continuazione, girando per il mondo e assaggiando tutto il possibile insieme alla moglie Emanuela Russo. Adesso in azienda c’è anche il cugino, Vincenzo Varchetta, anche lui enologo con esperienze maturate in giro per il mondo, tra cui l’Australia.
Il progetto Falanghina è ormai compiuto e noi ve lo vogliamo presentare perché conferma come sia poliedrico questo vitigno e quanto lavoro si può fare con questa uva.
Dalla stessa azienda Gerardo tira fuori tre etichette completamente diverse fra loro.
Lasciamo parlare proprio lui, così facciamo prima e siamo più precisi.
Colle Imperatrice 2014 Falanghina Campi Flegrei doc
Vigna Imperatrice si trova a nord del cratere Astroni, alla sommità di una collina di origine vulcanica posta nell’areale dei Camaldoli. E’ una vigna interamente vitata a falanghina.
Età dei vigneti 16 anni Altitudini dei vigneti 150-200 metri s.l.m.
La vigna di falanghina, franca di piede, è allevata a spalliera ed esposta a sud.
Il suolo di origine vulcanica è sabbioso con modeste quantità di limo, esso è molto sciolto, composto da particelle finissime. Si fa sovescio autunnale con leguminose di diverse specie, interramento dello stesso in primavera con integrazione di ammendante organico. Inerbimento spontaneo primavera-estate con sfalcio meccanico.
Note tecniche: date di vendemmia 10 ottobre. Diraspatura e pressatura soffice fino 0,6 atm, fermentazione intorno ai 16-18 gradi centigradi, sosta su lievito per 3 mesi. Maturazione/affinamento acciaio per 6 mesi e in bottiglia minimo per 2 mesi prima della commercializzazione.
Bottiglie prodotte 18.000. Prezzo di vendita ho.re.ca. (iva esclusa) 5,70.
Il bicchiere è fresco e ricco, la beva snella e appagante.
Vigna Astroni 2013 – Cru di Falanghina Campi Flegrei doc
La vigna Astroni è a ridosso del cratere omonimo, a confine con il muro di cinta borbonico settecentesco fatto realizzare da Carlo di Borbone a difesa della sua riserva di caccia personale, oggi riserva naturale gestita dal Wwf. Il vigneto si estende per 2 ettari.
Età dei vigneti 17 anni, altitudini dei vigneti 180-216 metri s.l.m.
La vigna è interamente distribuita nel comune di Napoli ed è disposta sul versante est–sud est del cratere. È suddivisa su diversi terrazzamenti, sui quali sono presenti prevalentemente viti di falanghina con una piccola presenza di viti di uve piedirosso. La vigna di falanghina, è franca di piede ed è disposta a spalliera con architettura di guyot bilaterale da conversione della palmetta originaria. I filari con sesti di 2 m x 1,5 m presentano una densità di 3300 piante/ettaro. I filari sono orientati tendenzialmente sulla direttrice nord-sud.
I suoli hanno origine vulcanica e forma piroclastica, certamente legata alle ultime eruzioni flegree comprese tra 5000 e 3500 anni fa, definita da una struttura litologica stratificata a reazione neutra o subacida, con importanti dotazioni in potassio, anidride fosforica e ossido di calcio, anche se ridotta di carbonati. Si fa sovescio autunnale con leguminose di diverse specie, interramento dello stesso in primavera con integrazione di ammendante organico. Inerbimento spontaneo primavera – estate con sfalcio meccanico. In regime conversione biologico.
Note tecniche: vendemmia 16 ottobre. Le uve raccolte a mano (dalle terrazze da 180 a 200 m.s.l.m.) e consegnate in cantina in piccole cassette sono diraspate e leggermente schiacciate e lasciate in presse pneumatiche, dove le bucce e il succo macerano per un paio d’ore. Solo il mosto fiore è utilizzato e fermentato in acciaio. La prima parte della fermentazione è innescata per opera di lieviti indigeni, ma poi sono inoculati lieviti selezionati.
Maturazione/affinamento: dopo che la fermentazione alcolica è terminata, il vino è travasato e affinato sulle fecce fini per 8 mesi. Affinamento in bottiglia per sei mesi. Bottiglie prodotte 2650. Prezzo di vendita ho.re.ca. (iva esclusa) 8,50.
La beva è molto equilibrate, con note floreali e di frutta pianca, al palato è ben sostenuta dalla freschezza. Sapida e amara.
Strione 2011 Campania igt
La vigna è la stessa della precedente.
Date di vendemmia: 25 ottobre. Le uve raccolte a mano e consegnate in cantina in piccole cassette sono diraspate e leggermente schiacciate e lasciate a fermentare/macerare in presenza delle bucce per metà della fermentazione alcolica (in media una settimana di contatto con le bucce). Il mosto vino separato dalle bucce continua la fermentazione per il 15% in legno di terzo e quarto anno e il restante in acciaio. Alla fine della fermentazione il tutto viene assemblato in acciaio dove affina per 24 mesi sulle fecce fini. Affinamento in bottiglia.
Bottiglie prodotte 2000. Prezzo di vendita ho.re.ca. (iva esclusa) 11,00.
Un vino da attendere e da ascoltare. La macerazione non lo banalizza, ma lo esalta. Note di frutta matura e anche di idrocraburi.
Che dite? Vale la pena di andare a trovare Gerardo?