Cheval Blanc 2014, chapeau!

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Nelle mie degiustazioni en primeur dei vini di Bordeaux del 2014, ci sono stati due vini, Château Cheval Blanc e Château d’Yquem (magari assieme a Vieux Château Certan e a L’Evangile, più qualche altro Pauillac) che più hanno suscitato i miei entusiasmi. Comincio con Cheval Blanc, e in un altro intervento parlerò poi di Yquem.
Va sottolineata la disponibilità e la professionalità di questo Château, che ci ha ricevuto anche senza appuntamento, dedicandoci il giusto tempo, senza alcuna pressione.
Secondo i tecnici la bellezza del 2014 risiede nel fatto che si tratta di una annata tardiva. Dalle pioggie primaverili fino alla invaiatura, i tempi si sono dilatati. Il magnifico clima di settembre e ottobre ha permesso di raggiungere la maturità ottimale su ogni parcella. Il vino è definito “très Cheval Blanc”. La diversità dei suoli acquisisce qui tutta la sua importanza, apportando una complessità di rara espressività. Sottoscrivo.
La fioritura è iniziata il 22 maggio, proseguendo per un lungo periodo a causa delle basse temperature. Le eccezionali condizioni climatiche hanno condotto ad una vendemmia lunga ben 23 giorni, dal 19 settembre al 10 ottobre. La resa è nella media per il merlot e invece molto più bassa per il cabernet franc. Il cabernet franc, fatto raro, ha registrato un tenore zuccherino superiore al merlot, grazie appunto alla fine stagione molto propizia. Stessa cosa per gli antociani. L’acidità è molto buona.
Château Cheval Blanc, Saint-Émilion Grand Cru Classé A
(55% merlot, 45% cabernet franc, 100% barrique nuove)
Naso splendido, fine, equilibrato e armonico. Dominano la frutta fresca e un bouquet floreale di rara intensità. Nonostante il legno nuovo non c’è alcuna traccia di boisé, incredibile. Questo dovrebbe far riflettere molti venditori di segatura… Classe pura, esibita senza alcuno sforzo apparente, come possono fare solo i grandi, quelli veri. Naturale, luminoso, spettacolare senza fare nulla per esserlo. E pensare che se lo potrà bere quasi solo qualche riccastro russo o cinese. Chapeau! 19/20
Le Petit Cheval, Saint-Émilion Grand Cru
(52% merlot, 48% cabernet franc)
Il “second vin” riceve le uve di tutte le parcelle del fratello maggiore. Frutto ben definito e fresco, la vinificazione rispetta la materia prima. Bella lunghezza, vino perfettamente fuso e grande qualità del tannino. 17/20
Château Quinault L’Enclos, Saint-Émilion Grand Cru
(69% merlot, 13% cabernet franc, 18% cabernet sauvignon)
Splendida florealità al naso, fragoline di bosco e spezie. Delicato, lungo, fine e fresco. 16,5/20

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