Davvero il digitale è meglio della carta?

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Allora, InternetGourmet è un giornale on line. On line significa che è in digitale, ovvio. Le pagine dunque si visualizzano sullo schermo di un pc, di un tablet, di uno smartphone. Non si toccano, perché non sono di carta come quelle dei giornali “tradizionali”. In tanti e per tanto tempo hanno detto che i giornali e i libri on line avrebbero ucciso i giornali e i libri di carta. Può essere. O anche no. Io dovrei fare il tifo per la lettura sullo schermo. Ma non ne sono sicuro.
Lo dico dopo aver riletto per un’altra volta un articolo di Roberto Casati uscito qualche tempo fa (il 19 aprile, per la cronaca) sul Domenicale del Sole 24 Ore. Titolo: “Perché la carta è meglio. Dice così: “Naomi Baron ha scritto un libro molto ponderato sulla questione che comincia ad assillare genitori, insegnanti, politici e amministratori dopo un periodo febbrile di ebbrezza per gli schermi ovunque e comunque che pare stia volgendo al termine. Ovvero: meglio la carta stampata o lo schermo per leggere? la risposta è complessa: dipende da che cosa si legge, e perché”.
Non vado avanti nel citare l’articolo, né posso commentare il libro di Naomi Baron, che non ho letto: si tratta di “Words Onscreen”, edito dalla Oxford University Press, 320 pagine. Dico – ripeto – che il dubbio ce l’ho anch’io, da lungo tempo, e anch’io mi ero dato la stessa risposta, alla domanda se fosse meglio la carta o lo schermo: dipende. Dipende da quel che si legge e dal perché lo si legge.
Apprendo infatti che “numerose ricerche mostrano che quando si tratta di studiare, fissare le idee e orientarsi, i vecchi manuali sono da preferirsi ai supporti digitali” (lo dice l’occhiello dell’articolo). Pensateci. Pensiamoci.