E la Master of Wine recensì il Prosecco

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Confesso che se solo quattro o cinque anni fa qualcuno mi avesse detto che un giorno un appartenente all’irraggiungibile (per noi italiani) club dei Master of Wine avrebbe recensito e consigliato del Prosecco, dandogli perfino più di 90 punti, be’, avrei scrollato la testa convinto che si trattasse di una boutade. Tipo Francesco Guccini che in “Via Paolo Fabbri 43” canta: “Ma pensa se le canzonette me le recensisse Roland Barthes!”. Invece è accaduto davvero, perbacco se è accaduto. Mica che Barthes abbia recensito Guccini, almeno non mi pare. È successo invece che la Master of Wine Susie Barrie abbia recensito sette “Top Prosecco for Christmas” per conto della rivista britannica Decanter (scusate se è poco), e che ad uno ha dato 94 – diconsi novantaquattro – punti di valutazione, mentre ce ne sono altre tre a quota 91. Wow!
Insomma, nel Regno Unito ormai il Prosecco è diventato un vino di quelli che contano, e la maggior testata inglese si sente in dovere di mettere on line i consigli per Natale attribuendo alle bollicine veneto-friulane quei punteggioni che in passato erano riservati a ben altri vini. Il mondo è cambiato (per fortuna, aggiungo).
Dunque, vediamo quali sono i Super-Prosecco segnalati da Decanter.
Al primo posto, coi 94 centesimi di punteggio di cui dicevo, c’è il Cartizze Dry di Adami. Scelta, lasciatemelo dire, azzeccatissima, per un’azienda che ha sempre fatto Prosecco di valore, uno di quelli che ho bevuto con piacere quando s’è trattato di poterlo avere nel bicchiere. Anche di recente m’è capitato di proporre ai miei commensali di aprire la cena in un ristorante con una bottiglia di Adami. Bel colpo.
Poi, ecco tre che si son visti attribuire i 91 punti, che non sono davvero pochi. Ma ancora più sorprendente è l’elenco dei vini cui quei 91 punti sono stati tributati. Il primo è il Prosecco Sur Lie di Casa Belfi: un Prosecco “col fondo” nell’empireo della critica britannica, accipicchia! Poi c’è il Valdobbiadene Tappo Raso Frizzante di De Faveri, e dunque c’è un altro frizzante al top, ed è un altro segnale di cambiamento. L’altro è il Valdobbiadene Brut 2014 de La Gioiosa, una sorta di “classico” della spumantistica prosecchista.
Ci sono poi altri tre vini consigliati da Decanter per le bevute natalizie e sono il Pianer Extra Dry de Le Colture (89 punti), nonché due “private label” di altrettanti grandi catene di supermercati inglesi: il Prosecco Brut di Tanners (ancora 89) e il Conegliano Brut Taste the Difference di Sainsbury’s (a quota 87).

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