Gevrey-Chambertin 2012, Premier e Grand Cru

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Abbiamo già visto nel precedente articolo una carrellata dei migliori Gevrey-Chambertin Village del millesimo 2012. Tornando alle considerazioni generali, i produttori, nella persona di Philippe Harmand del Domaine Harmand-Geoffroy, hanno espresso un parere positivo sull’annata: “Abbiamo dovuto far fronte ad una annata complicata. Fortunatamente le uve furono sane, malgrado i temporali e le forti precipitazioni. I migliori terroir della Côte de Nuits ne escono bene, Gevrey in particolare. Il sole di settembre ha fatto il resto, assicurandoci una buona maturità. Le uve hanno raggiunto un tasso alcolico di 12,5 gradi. Purtroppo le rese sono particolarmente basse, con diminuzioni che vanno da un 25 a un 50%. I vini sono ricchi e potenti, con questa particolare morbidezza che li caratterizza. Sarà una annata da conservare”.
Dopo queste premesse vediamo come si sono comportati i vini più importanti del comune, cioè i Premier e i Grand Cru del 2012. Ovviamente riferendo di quelli che mi hanno maggiormente colpito.
Premier Cru
Thierry Mortet, Clos Prieur. C’è il frutto ma non sembra molto maturo. Potrebbe essere una vinificazione coi raspi e quindi ci sta, ma va risentito. 2 faccini?
J.M. Guillon, La Petite Chapelle. Frutto nitido di lampone, moderno, si fa piacere. 2 faccini
Bruno Clair, Clos du Fonteny. Bel frutto, minerale, fiori. Giovanissimo e molto potenziale. Tra i migliori. 2 faccini e mezzo
Bruno Clair, Clos Saint-Jacques. Si sente l’élévage, ma sotto palpita una bella materia. Minerale e floreale, poi erbe e spezie. Giovanissimo. Sul podio. 3 faccini
Denis Berthaud, Clos Saint-Jacques. Fine, pulito e agrumato. Peccato che il legno asciughi il finale. Si farà con il tempo? 2- faccini
Maume, Champeaux. Molto fine e delicato, quasi etereo. 2+ faccini
Denis Mortet, Champeaux. Si sente il legno, ma ha materia per sostenerlo. Moderno e potente. 2 faccini e mezzo
Fédéric Magnien, Lavaut S.Jacques. Cuoio e tabacco, fiori. Fine. Eccellente. Sul podio. 3- faccini
Maume, Lavaux S. Jacques. Si sente di più il legno che nel finale asciuga. Ha però materia e potrebbe anche risultare una gran bella bottiglia. 2 faccini e mezzo
Denis Mortet, Lavaux S. Jacques. Anche qui si percepisce il legno, evidente ricerca della potenza, non è il mio stile ma piacerà a molti. 2 faccini e mezzo
Pierre Naigeon, Lavaux S. Jacques Vieilles Vignes. Rosa, lampone, bellissimo insieme di naso e palato dove il vino sfodera tutta la sua classe. Il migliore della categoria. 3 faccini
Grand Cru
Non è banale ricordare che la rarità e il costo non garantiscono in nessun caso un vino migliore. Anzi, molti vini “base” riescono a catturare l’emozione più di tanti Grand Cru. Vale la pena quindi formarsi una propria opinione e cercare di ragionare in modo indipendente, senza guardare in faccia i blasoni e i prezzi delle bottiglie. A buon intenditore…
Réné Bouvier, Charmes-Chambertin. Fiori, spezie, lungo e fine. Meraviglioso. Uno dei migliori di tutta la degustazione e un vero grand cru. 3+ faccini
Michel Magnien, Charmes-Chambertin. Floreale, naso da vendemmia a grappoli interi. Per questo è ancora tannico e ha bisogno di tempo. Splendido. Sul podio. 3 faccini
Frédéric Magnien, Charmes-Chambertin. Fine, vegetale, dimensione raccolta e sottile, speziato e molto lungo. Altro vino magnifico al top. 3 faccini
Pierre Nageon, Charmes-Chambertin Vieilles Vignes. Stile moderno, profumato. Bella freschezza. Accessibile con complessità. 2+ faccini
Perrot-Minot, Charmes-Chambertin. Sapido, floreale, fine e lungo. Buono. 2 faccini e mezzo
Perrot-Minot, Mazoyères-Chambertin. Bella finezza di bocca, sembra ottenuto da grappoli interi, solo il finale è un pelo pesante. 2 + faccini
Château de Marsannay, Ruchottes-Chambertin. Alcol, pepe e tannini decisi. In forma, bel vino. 2 faccini e mezzo
Chantal Rémy, Latricières-Chambertin. Affinamento in legno ben condotto, massiccio, virile, lungo. 2 faccini e mezzo
Trapet, Latricières-Chambertin. Altro capolavoro, fine, elegante e lungo, da attendere però. 3 faccini
Maume, Mazis-Chambertin. Fiori, buccia d’arancio, evoluzione ancora molto indietro, potenziale. 2 faccini e mezzo
Tortochot, Mazis-Chambertin. Ridotto, sapido, lungo ed etereo, buon potenziale. Tra i migliori. 3- faccini
Pierre Damoy, Chambertin Clos de Bèze. Molta materia, sapido e legno da assorbire. 2 faccini
Pierre Gelin, Chambertin Clos de Bèze. Bella materia, peccato per il legno. 2– faccini
Cecile Tremblay, Chapelle-Chambertin. Naso fantastico, vinificazione a grappoli interi, lungo e fine ma serviranno molti anni per trovarlo al meglio. Pazienza. 3 faccini
Trapet, Chambertin. Un piccolo passo indietro, legno troppo pesante anche se l’insieme è molto giovane e potenzialmente potrebbe ritrovarsi. Da sentire tra dieci anni. 2 faccini e mezzo

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