Whitley Neill, il gin che sa del frutto del baobab

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Un baobab io non l’ho mai visto. Men che meno ne ho mai assaggiato il frutto. Non sapevo neppure che l’albero del baobab facesse frutti. Però ho bevuto un gin tra i cui botanical c’è anche il frutto del baobab. Si chiama Whitley Neill. Dichiara di essere un London Gin, ma è di quelli tosti. Nel senso che è dritto come una fucilata, non indulge sulla vena aromatica. “Inspired by Africa. Made in England” sta scritto in etichetta, e in verità è fatto dalla Halewood International, che è una società di Liverpool. L’ispirazione africana però è ben testimoniata da due delle nove essenze botaniche che gli conferiscono profumo. Oltre al frutto del baobab, ci sono i semi di coriandolo, ci sono gli alchechengi. Eppoi ecco i semi di coriandolo, che vengono dalla Russi, il limone e l’arancia dalla Spagna, le radici di angelica dalla Francia, la cassia cinese, l’iris italiana, il ginepro macedone. Ecco, alla fine il ginepro emerge abbastanza netto. Non l’ho ancora provato miscelato con la tonica, ma penso sia perfetto per quell’uso.
Bottiglia da 70 centilitri, 42 gradi di alcol.
Whitley Neill Gin
(80/100)

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