Il miele indugia

tende

Un pianerottolo di legno è ora il mio punto di osservazione e guardo le tende danzare la musica dell’estate. C’è qualcosa nell’aria che sto respirando. Profuma di gelsomino ma porta il tuo nome. È dolce, l’attesa; è un giardino fiorito che sa di tenerezza, è acqua che scivola lungo il torrente interrotto dai rami, è il cinguettio di una rondine che torna a casa, è il miele che indugia a scendere dal vasetto di vetro dov’è custodito. Guardo le tende alzarsi per far passare l’aria che, spudorata, non chiede il permesso. Porta il profumo del gelsomino e il pensiero di te mi accarezza.