Il Prosecco è il killer dello Champagne

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La notizia è di quelle che lasciano il segno: sul mercato inglese, le vendite di Prosecco hanno ampiamente superato quelle dello Champagne sia in volume, sia in valore. Lo dice l’IRI, che è una società di ricerca specializzata nel monitorare la grande distribuzione, ed è appunto nella gdo che si concentra la parte più ampia del mercato del Regno Unito. Nei fatti, secondo i dati dell’IRI resi noti dal quotidiano The Guardian, a metà luglio le vendite di Prosecco avevano messo a segno una crescita del 72% in valore e del 78% in volume, raggiungendo la ragguardevole cifra di 339 milioni di sterline di incassi, a fronte di 37,3 milioni di litri venduti ai sudditi di sua maestà la regina. Lo Champagne invece è sceso leggermente come volumi, piazzandosi a 9,8 milioni di litri, in calo dello 0,4%, anche se gli incassi per le vendite delle bolle francesi hanno visto una crescita dell’1,2%, portandosi a 250 milioni di sterline.
Numeri impressionanti. Non a caso, Slowine, riportando la notizia, dice che “questi dati sono a dir poco strabilianti e danno davvero l’idea di quello che ormai nessuno può evitare di riconoscere: il Prosecco è un fenomeno che non ha pari in nessun settore economico italiano”.
Ma, al di là delle pur assolutamente ragguardevoli cifre, credo siano da tenere a mente due valutazioni dell’IRI, riportate da The Guardian.
La prima è quella che dice che “Il Prosecco è una bevanda alla moda che fornisce un’alternativa più economica e di eccellente qualità allo Champagne” e dunque “non è da stupirsi che ora superi lo Champagne in valore così come in volume e che venga scelto più dello Champagne per i matrimoni”, e in più “sta diventando rapidamente la bevanda nazionale dell’estate”.
La seconda è poi un’osservazione a mio avviso ancora più interessante. Dice che le due marche di Champagne più popolari nel Regno Unito, e cioè Lanson e Moet, stanno migliorando ancora le loro vendite, il che indica che i consumatori inglesi si stanno allontanando dagli Champagne più economici, quelli cioè che non disponendo di un loro “brand cachet” non hanno la possibilità di giocarsi il plusvalore dato dalla marca, che oggi è necessario per competere col Prosecco.
Insomma, il Prosecco è una sorta di killer che fa fuori lo Champagne “ordinario”. Se uno vuol bere Champagne, cerca anche l’immagine che la marca famosa porta con sé. Altrimenti meglio un Prosecco. Il che fa riflettere. Ma per ora va bene così. Anzi, benissimo, per le casse prosecchiste veneto-friulane.

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2 comments

  1. Certo, se il Prosecco fosse italiano e non francese sarebbe un trionfo. E invece | Blog Vino

    […] Scrive Angelo Peretti: “Sul mercato inglese c’è un effetto sostituzione: al posto dello Champagne “ordinario”, i britannici bevono Prosecco. Crescono invece le marche francesi più affermate.” Articola poi bene nel suo articolo su Internet Gourmet (blog che ho troppo a lungo sottovalutato) Il Prosecco è il killer dello Champagne: […]

  2. Certo, se il Prosecco fosse italiano e non francese sarebbe un trionfo. E inveceChe Tipo Di Vino | Che Tipo Di Vino

    […] Scrive Angelo Peretti: “Sul mercato inglese c’è un effetto sostituzione: al posto dello Champagne “ordinario”, i britannici bevono Prosecco. Crescono invece le marche francesi più affermate.” Articola poi bene nel suo articolo su Internet Gourmet (blog che ho troppo a lungo sottovalutato) Il Prosecco è il killer dello Champagne: […]

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