Ora i vini devono essere più leggeri

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Le cose cambiano, eh, se cambiano! Capiamoci: i cambiamenti non sono mai repentini nel mondo del vino, perché è di vino che parlo. Però l’epoca dei vinoni sembra gradualmente offuscarsi. Ora si sta guardando con attenzione maggiore alla freschezza, alla bevibilità, alla digeribilità. E si cerca meno alcol. Un cambiamento mica da poco, se si pensa che dalla metà degli anni Ottanta i vinoni alcolici, tannici, possenti hanno spopolato nel mondo.
Che le cose stiano pian piano cambiando, be’, mi pare abbastanza evidente, anche se si tratta ancora di indizi, di segnali, di tendenze nascenti. Però ormai a dirlo apertamente sono in molti, anche tra i big del mondo enoico. Per esempio, sul numero di maggio della Revue du Vin de France ne parla Michel Tardieu, négociant di valore della Valle del Rodano. Dice che, sì, i vini in stile concentrato e boisé sono andati forte in tutto il mondo, ma “ora è il contrario, si va verso i vini più portati all’acidità”. Ammette che anche lì, nella vallée du Rhône, “l’influenza di Robert Parker era molto forte, abbiamo apprezzato tutti i vini più ampi, molti dei miei clienti li richiedevano”. Però si sta cambiando. “Ora – dice -, cerchiamo di avere dei vini più digeribili, più raffinati, il meno alcolici che sia possibile nel rispetto della tradizione dell’appellation, che non esclude l’affinamento in botti”.
Evviva.


1 comment

  1. Paolo

    alleluia, alleluia alleluiaaaaa

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