Respirando l’inverno

sguardo

Cammino per le stradine di un piccolo paese di montagna. L’aria è fredda e asciutta, e anche il mio naso. Adoro respirare l’inverno. Mi piace sentirmi una con tutte le stagioni. Ho la sensazione di essere ubriaca poiché lo sguardo si perde tra i vicoli e le viuzze che si aprono e si susseguono come echi. Niente passa inosservato ai miei sensi. Colgo ogni gioco di sassi e pietre, ogni portone di legno, ogni camino che sbuffa fumo e profumo di legna ardente. Legna che si trova accatastata a fianco di ogni casa, nelle corti interne dove, soltanto pochi mesi fa, i fiori penzolavano colori dalle finestre e dai balconi. Sulla via incontro un signora anziana con gli occhi luminosi e ricchi di passato e di presente, di lavori svolti con diligenza per tutta la vita. “Buonasera” le dico. “Buonasera” risponde con voce tremula e lo sguardo vispo di una bambina. Bellezza, quanta bellezza colgo in quegli occhi. Se non fosse per l’incontro così fugace, se avessi più tempo per osservare, credo che in quello sguardo vivrei una storia intensa. È il vantaggio di leggere negli occhi, si risparmiano un sacco di parole inutili e si guadagna in sentimenti, commozione, gratitudine e comprensione.