I vini possono andare fuori moda

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Secondo me la moda c’entra. Non parlo di abbigliamento, parlo di vino. Secondo me, la moda può influire pesantemente sulle sorti di un vino. Anche di grandi, grandissimi vini. Ecco perché ho letto e riletto un articolo che Fabio Piccoli ha pubblicato sul “suo” Wine Meridian, dove sostiene, fin dal titolo, esattamente il contrario, ossia che “I vini non possono andare fuori moda“. L’ho letto e riletto e no, la penso diversamente.
Fabio dice che “si è costretti a sottostare alle cosiddette regole della ‘moda’ esclusivamente se ci riferiamo a produzioni senza personalità, senza un’identità riconoscibile”. Invece no, invece la “moda” può avere un peso enorme anche sulle dinamiche di vini dalla storia straordinaria e dall’identità altrettanto enorme. Penso al Porto, al Rivesaltes, allo stesso Recioto della Valpolicella, che Piccoli, veronese, conosce bene. Penso insomma ai grandi vini dolci o fortificati. Che oggi sono, appunto, “fuori moda”, e che dunque vivono una drammatica – già, drammatica – crisi di mercato.
Ero nella zona del Rivesaltes, poche settimane fa, in una delle migliori aziende – la migliore, quella con più storia e più elevato profilo – e mi hanno confessato che hanno dovuto riconvertire una grossa quota della produzione verso i vini secchi. I vini dolci si fatica terribilmente a venderli. E lì fanno vini dolci da spellarsi le mani per gli applausi.
Il Porto è in caduta libera, e anche là hanno riconvertito – con successo, peraltro – un sacco di vigne verso i rossi “non dolci”. Sto parlando del Porto, una delle pià antiche e blasonate denominazioni al mondo.
Solo una cinquantina d’anni fa il Recioto era il vino più importante e più costoso della Valpolicella, e prevedeva nel disciplinare una versione secca molto meno apprezzata, il Recioto della Valpolicella Amarone, fatto in poche bottiglie. Oggi l’Amarone, con denominazione a sé stante, ha soppiantato il Recioto, ridotto a numeri esigui.
La “moda” del vino non vuole più i vini dolci, passiti, fortificati, i vini che un tempo erano considerati come i vertici assoluti dell’enologia.
I vini – e purtroppo anche i grandi vini – possono andare “fuori moda”. Possono perfino rischiare di scomparire.


5 comments

  1. Il chiaro

    Più che moda direi soldi. I vini dolci citati nel pezzo spesso non costano poco e spessissimo vanno fruiti a fine pasto, quando lo stomaco è pieno e stanco. Aggiungiamo che tanta ristorazione non ha voglia di servirli al bicchiere e la crisi è servita.
    Non credo che il moscato d’asti, economico, rinfrescante, rigenerante quando buono, conosca crisi

  2. #angeloperetti

    #angeloperetti

    Scusa, ma tra i vini dolci citati nel pezzo si possono trovare dei capolavori (dico non a caso capolavori) a 14-15 euro: a Rivesaltes, per esempio. No, non è una questione di prezzo, è una questione di moda.

  3. Il chiaro

    Insisto: i vini dolci francesi diversi dal Sauternes quale ristoratore li compra?
    Da Rivesaltes escono cose magnifiche, ma non sono facilmente reperibili.
    Anche nella zona dello Jurancon si possono trovare capolavori a prezzi umani, ma quanti ne arrivano in Italia? Fidati di uno che il mercato lo vive tutti i giorni

  4. Sebastiano

    Aggiungo la mia: ma secondo te, Angelo, era meglio il Recioto spumeggiante e fresco di 25 anni fa o quello austero e strutturato di oggi? Io sono per il primo, che quasi non si fa più se non “di nascosto” e che si beveva ada primavera inoltrata fino alla vendemmia successiva.

  5. #angeloperetti

    #angeloperetti

    @Sebastiano. Mi tocca risponderti: né uno, né l’altro. Nel senso che – sì – il Recioto frizzante della tradizione era – come dire – “simpatico”, ma onestamente niente di più, e comunque andava bevuto presto, e a me non piacciono i vini “con la data di scadenza”. Quanto al Recioto che è una specie di Amarone, a quello manca lo slancio vitale che a mio avviso deve avere un grande vino passito: tanto vale bere un Amarone, a quel punto. Per me il grande Recioto è un vino di grande complessità, di alcol non elevatissimo, di freschezza considerevole, e anche capace di invecchiare bene.

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